News Siracusa: Giancarlo Garozzo convocato in commissione antimafia, questa mattina, a Palazzo dei Normanni dove ha risposto alle domande del presidente Nello Musumeci e dei commissari Cordaro, Lupo, Alongi, Zito e Milazzo (leggi qui). Il sindaco di Siracusa ha ribadito le accuse mosse la scorsa settimana, durante il direttivo provinciale Pd, e ha fornito alla Commissione elementi utili che comproverebbero quelle “presenze all’interno del Pd aretuseo di soggetti legati alla criminalità organizzata”. Il presidente Musumeci, al termine delle convocazione ha dichiarato di procedere, prossimamente, con l’audizione di altri soggetti. Notizia che si allaccerebbe alle accuse di Garozzo stesso che – secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa – avrebbe fatto il nome della consigliera comunale Simona Princiotta che proprio nei giorni scorsi, ha partecipato a una conferenza stampa, dove un imprenditore avrebbe denunciato un “sistema malato” di appalti e tangenti prese dai dirigenti e funzionari per 15 anni (leggi qui). Secondo quanto afferma il sindaco Garozzo – sempre secondo ANSA – sulla Princiotta, invece, si farebbe riferimento a una presunta relazione che la consigliera avrebbe avuto in passato con un collaboratore di giustizia e di altri rapporti intrattenuti con un altro esponente mafioso. Informazioni oggi verbalizzate dalla commissione antimafia, a cui la consigliera ha deciso di rispondere. Riportiamo, di seguito, la sua dichiarazione:
“Apprendo senza stupore alcuno che il Sindaco di Siracusa ha eseguito quello che io ho apostrofato l’ultimo atto <<circense>> di un Garozzo oramai alla frutta. Entrare nel merito delle dichiarazioni a lui imputate all’ANSA mi torna difficile in quanto prive di consistenza alcuna. Garozzo non ha ancora compreso che non siamo in un film dove lui ha il compito di fare ridere gli spettatori; Siracusa merita di essere amministrata, ed il suo Sindaco dovrebbe decidere se svolgere la funzione pubblica di amministratore o quella di tragicomico votato alla menzogna. Come sempre il Garozzo ha sferrato un colpo a vuoto contro la sottoscritta, senza calcolare che la Commissione avrebbe giustamente deciso di approfondire le sue parole fumose e senza riscontri”.
“Caro Garozzo, adesso smettila di provare ad impedire alla Commissione Regionale Antimafia di ascoltarmi; io ritengo che nessuno dei componenti e tanto meno il Presidente, si possano fare influenzare dalle pressioni a te usuali, ma in ogni caso nella remota ipotesi che ciò possa accadere, sono pronta a qualsiasi azione anche eclatante (a costo di incatenarmi innanzi all’ingresso della Commissione) pur di essere udita. Chiaramente, chi mi conosce sa, che a differenza del nostro “vecchio Sindaco” io non ho segreti, motivo per cui chiederò la diretta streaming durante l’audizione, e se non mi sarà concessa dalla Commissione, farò un conferenza stampa immediatamente all’uscita dove renderò pubbliche tutte le mie dichiarazioni senza lasciare spazio ad indiscrezioni.
“Certamente alla sottoscritta non basterà un ora di tempo, anche perché dopo aver depositato denunzie (ancora non pubbliche), trascrizioni giurate di colloqui, avrà il piacere di fare “ascoltare” ai componenti della Commissione chi è, e con chi “parla” Giancarlo Garozzo. Se questo era un altro tentativo per screditare la scrivente che ha di fatto smantellato gli “affari” Siracusani, come sempre Garozzo non solo ha fallito, ma ha segnato il più grande degli auto goal”.