News Siracusa. Un’intesa, siglata tra il CPIA, Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, e il CIAO, Centro interculturale di aiuto e orientamento, per realizzare corsi di italiano per stranieri e per il raggiungimento del diploma di scuola secondaria I grado (ex licenza media). A sottoscrivere l’intesa, che si pone l’obiettivo di fare rete per assicurare percorsi di istruzione per adulti, sono stati la dirigente scolastica del CPIA, Simonetta Arnone, e fratel Claudio Begni dell’Istituto dei Fratelli Maristi.
“L’ispirazione di ogni scuola ed in particolare del Centro provinciale istruzione per adulti – ha spiegato la dirigente Arnone – è essere scuola e soprattutto agenzia formativa nel territorio, quindi fare rete. Per ampliare l’offerta formativa, anche per i più deboli nel segno dell’inclusione. Quello che vogliamo fare a Ciao mettendo a disposizione i nostri docenti perché possano fare alfabetizzazione e possano consentire ai nostri cittadini stranieri di acquisire la nostra linea italiana, cultura ed educazione civica, ed essere veramente cittadini italiani. Ringrazio i miei docenti e soprattutto il centro CIAO”.
Il CPIA opera su 16 sedi in tutta la provincia di Siracusa e ha un organico di 65 docenti di I livello (scuola media) e alfabetizzazione (primaria). Costituisce una tipologia di istituzione scolastica autonoma dotata di uno specifico assetto organizzativo e didattico ed è articolato in una Rete Territoriale di Servizio. I percorsi di istruzione degli adulti sono organizzati in percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana (finalizzati al conseguimento di un titolo attestante la conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2). Percorsi di primo livello articolati in due periodi didattici, il primo finalizzato al conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione ed il secondo finalizzato al conseguimento della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo d’istruzione.
“La Fondazione di solidarietà Marista champagnat – ha spiegato fratello Claudio Begni – ha voluto mettere a Siracusa le radici dando vita a questo centro. E’ stato siglato un protocollo che permette a questo luogo di diventare ulteriormente punto di riferimento, soprattutto per i migranti. Dalla sua inaugurazione, avvenuta a gennaio di quest’anno, il CIAO sta offrendo ai ragazzi la possibilità di un luogo dove trovare qualcuno che li ascolta. Vengono attivati corsi di italiano per gruppi in base al livello, corsi di informatica, di fotografia. Ed è anche un internet point per chi vuole approfittare per cercare soluzioni lavorative o connettersi con le loro famiglie lontane”.
La comunità marista, che ha creato il centro CIAO, è composta da religiosi consacrati e da missionari laici provenienti da diverse parti del mondo. Il centro CIAO è uno spazio interculturale di aiuto ed di orientamento pensato per giovani immigrati o rifugiati. Si rivolge in particolare ai minori dei centri di prima e seconda accoglienza e ai neo-maggiorenni, che desiderano integrarsi nel territorio. Il centro desidera offrire dei servizi per aiutarli nel loro percorso di adattamento e di integrazione nella società italiana.
Alla firma del protocollo sono intervenuti l’assessore comunale alle politiche sociali Rita Gentile, il consigliere comunale Simona Cascio, dalla quale è nata l’idea di creare la rete tra CPIA e CIAO, che ha sottolineato l’importanza di dare un nuovo punto di riferimento: “E’ veramente importante – ha detto Cascio – che la scuola si avvicini. Conosco tante donne che con difficoltà riescono a conciliare gli impegni della famiglia con quello dell’istruzione. Questo servizio servirà soprattutto a quelle persone, magari più emarginate, che con difficoltà riuscivano a raggiungere i centri di istruzione”.
“Siamo qui – ha aggiunto fratello Claudio – grazie alla disponibilità dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo che ci ha accolto ed è nata questa esperienza. Abbiamo realizzato un sogno. Firmiamo questa convenzione per dare opportunità ai ragazzi del territorio la possibilità di accedere ad un corso di formazione in questi locali proprio perchè rientra nelle finalità di questo centro”.
“Abbiamo da sempre – ha concluso Simonetta Arnone – l’obiettivo di includere ed integrare. Abbiamo cinque punti di erogazione, ma il CPIA non è solo una scuola ma un’agenzia del territorio. Comprendiamo le esigenze dei ragazzi e di tante donne che hanno difficoltà a raggiungere le nostre strutture. Questo è un primo passo per farli diventare cittadini. Fare rete per noi è importante perché ci permette di mettere in atto tutte le potenzialità e metterle in pratica che questa scuola ha: essere nel territorio punto di riferimento per la crescita culturale dei cittadini, nessuno escluso”.