News Siracusa. La nuova amministrazione comunale di Siracusa intende dare nuova linfa al tessuto produttivo e le ZES potranno indiscutibilmente rafforzare le imprese esistenti nelle aree delimitate e stimolare la nascita di nuove imprese e la competitività.
Il decreto legge del governo Gentiloni “Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno “affida alla Regione e alle Autorità di Sistema Portuale il processo di individuazione delle ZES.
Le ZES sono incentrate sulla portualità e Siracusa con i suoi tre porti compresi nella rete del TEN-T ha tutti i presupposti per accreditare la propria candidatura. I porti di Siracusa rientrano nella rete globale “comprehensive “e sono collegati alla rete centrale (core) attraverso il Porto di Augusta.
La nuova Amministrazione intende peraltro fare assumere all’economia del mare un ruolo importante nello sviluppo di medio lungo periodo. Il completamento avviato del Porto Grande turistico, la prossima realizzazione del Mercato Ittico e la volontà di realizzare il progetto della Stazione Marittima nato da un concorso internazionale di idee sono i primi importanti interventi in questo senso.
L’Assessore Fabio Moschella ha tenuto un primo incontro con parte dei portatori di interesse a cui hanno partecipato la Consulta delle Associazioni di categoria, il Demanio Regionale marittimo, la Capitaneria di Porto. Il percorso dovrà ora essere esteso al consiglio comunale ed ai sindacati dei lavoratori. Si sono tenuti già due incontri con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Augusta ad uno dei quali ha partecipato il Sindaco Francesco Italia.
L’assessore Fabio Moschella afferma che: «con il presidente Annunziata vi è stata una significativa convergenza di propositi ed il recente provvedimento che riporta ad Augusta la sede dell’Autorità di sistema aiuta ulteriormente lo sviluppo delle relazioni istituzionali».
Sul merito tecnico Fabio Moschella rileva che: «malgrado il PRG della Città di Siracusa non offra molte aree dedicate alle attività produttive di tipo D, né aree PIP e sul territorio comunale vigono vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, SIN che restringono particolarmente le aree da destinare a ZES è possibile ugualmente individuare aree su cui sviluppare nuove ed esistenti attività produttive, logistiche, infrastrutturali, economiche e di interconnessioni territoriali».
«Sui SIN occorre peraltro – insiste l’assessore – pervenire ad una nuova perimetrazione ed è importante che non interferiscano con l’istituzione delle ZES».
Punti di forza delle ZES sono la semplificazione amministrativa, incentivi seppur poco cospicui, il credito d’imposta sugli investimenti. Alla Sicilia è stata destinata una superficie di 55 km/q da suddividere in due aree tra Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale.