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News Siracusa: L’Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali e Siracusa, un binomio imprescindibile, al punto da inserire la città aretusea all’interno del nuovo nome pubblico e del logo adottato dalla fondazione in “The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights”. Una decisione assunta nel corso dell’ultima riunione del consiglio di amministrazione, che esprime la sua volontà di ringraziare la città di Siracusa, sede dell’Istituto dal 1972. E’ con questo spirito che il presidente Jean-François Thony ha aperto, questa mattina, la conferenza stampa nella sede dell’Iistituto, in via Logoteta, nel cuore di Ortigia. Mr. Thony è il vice-presidente esecutivo della AIDP (International Association of Penal Law) e procuratore generale presso la Corte d’appello di Colmar (Francia).
Nel dicembre 2015, è stato eletto Presidente dell’Istituto Siracusa.” L’Istituto di scienze Criminali,- dichiara – realtà di eccellenza nello studio, ricerca e formazione nel campo delle giustizia penale internazionale e dei diritti umani, con il suo nuovo nome non soltanto ne cristallizza i valori fondanti e la missione ma al tempo stesso ne enfatizza con maggiore precisione gli obiettivi e l’esperienza maturata nel tempo. Il nuovo nome pubblico vuole attribuire il giusto riconoscimento alla città di Siracusa, territorio in cu si sono svolte centinaia di attività che hanno coinvolto personalità illustri da tutto il mondo e che oggi rappresenta un crocevia nel Mediterraneo per la diffusione a livello globale di una cultura della giustizia e dei diritti umani”.
Un legame speciale con la città aretusea, una decisione accolta con grande soddisfazione anche dall’avvocato Ezechia Paolo Reale, Segretario Generale dell’Istituto, che coglie l’occasione per ricordare ancora l’amico e il collega Ettore Randazzo, ex presidente del Consiglio Scientifico Regionale, di recente venuto a mancare. “Un saluto e un ricordo in questa sede, per un uomo che ha collaborato con questo Istituto”. Subentra oggi a questo ruolo il dottore Consiglio, che dichiara: “sono emozionato e sorpreso, è vero che mi occupavo già delle tematiche di questo istituto scientifico, come segretario regionale, oggi però mi sento anche fortemente responsabilizzato. Sostituire Ettore Randazzo non è possibile, ne ho avuto di apprezzare meriti scientifici e spessore umano, per me che ho condiviso con lui tante iniziative culturali, è straordinariamente importante potere continuarne l’opera scientifica. Farò tutto ciò possibile per onorare il valore scientifico di questa importante Istituzione”.
Valori e mission non cambiano, come sottolinea il Dott. Filippo Musca, Vice-Direttore Generale: “Nel 2016 e in previsione nel 2017, anche in condizioni economiche non semplicissime, l’istituto non solo mantiene il numero e il livello delle attività svolte ma addirittura da implementarlo. L’attività dell’Istituto prevede, come sui pilastri, l’assistenza tecnica in diversi paesi al mondo, i corsi di specializzazione post-universitaria e i progetti di ricerca scientifica. Per l’assistenza, per l’anno in corso abbiamo svolto e svolgeremo attività supporto istituzionale in Egitto e la Tunisia. Per la capacity building è in corso la formazione del personale giuridico in Egitto, e il supporto sviluppo società civile in Libano. Il focus è sempre il Mediterraneo, con i Balcani e il Mondo Arabo”.
“Per la ricerca – prosegue – , oltre ad alcuni programmi in corso, sono stati lanciati dei nuovi corsi di specializzazione che si svolgeranno nei prossimi mesi nella sede di Siracusa, e che sono rivolti ad avvocati, magistrati e giovani penalisti provenienti da tutto il mondo. Nonostante penalizzati dall’assenza di finanziamenti e di fondi, nel 2016 e 2017 siamo riusciti a portare avanti due programmi nella ricerca, quello attualissimo della delocalizzazione delle carceri e l’altro che ha inizio oggi, sul commercio illeciti e i crimini a esso collegati”. Da oggi fino al 3 marzo 2017, infatti, l’istituto di Siracusa terrà una riunione di esperti di alto livello per lanciare ufficialmente il suo progetto di ricerca sul commercio illegale e crimini correlati. Questo progetto è stato istituito per esaminare le complesse, sfaccettate fenomeni di commercio illecito, soprattutto da un punto di vista della giustizia penale. Al suo centro, il progetto sfida alcune delle ipotesi fondamentali su “traffico illecito” e chiede se il concetto o idea di commercio illegale è utile per guidare la ricerca e rafforzare gli sforzi di applicazione. Si cerca inoltre di individuare i punti di forza e i limiti della risposta della giustizia penale al commercio illecito, ed esplorare le opportunità per lo sviluppo di soluzioni giuridiche e politiche intersettoriali.
Lo scopo della riunione è per questi esperti per presentare i loro risultati di ricerca e preliminari, nonché discutere alcune delle questioni più difficili, ma pressanti che attraversano questi, e molti altri, i settori di commercio illecito. La chiusura della riunione coincide con la Giornata mondiale delle Nazioni Unite della fauna selvatica, il 3 marzo, che commemora il giorno della firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di flora e fauna selvatiche (CITES convenzione).