Caduta la consegna del silenzio – ne eravamo al corrente da giorni, ci era stato confidato dalla madre subito e in esclusiva – possiamo oggi annunciare il nuovo elemento a supporto della parte civile nel procedimento penale per stalking a carico di Marcus Pota ai danni di Mirella Abela, madre di Valeria Pandolfo morta per cause ancora poco chiare in quel di Prata Sannita dove si era trasferita con Pota.
Mamma Mirella, stanca e provata da una storia che l’ha svuotata nell’anima e che le ha portato via la sua figlia primogenita Valeria, ha deciso di affidare la consulenza tecnica alla criminologa Roberta Bruzzone.
La scorsa udienza la giudice Giulia D’Antoni, dopo aver ascoltato in aula la Abela vistosamente provata nella narrazione di quanto ha vissuto e continua a vivere, ha aggiunto, su richiesta del PM Andrea Palmieri, Sostituto Procuratore della Repubblica, a carico dell’imputato il reato di diffamazione modificando il capo di imputazione di lo stalking commesso in un periodo di tempo circoscritto estendendolo in atti persecutori in permanenza.
In video conferenza il dottore Eduardo Giordano che ha giurato quale consulente nominato dal giudice per effettuare la perizia psichiatrica sul Pota in data 29 giugno. Il medico verrà chiamato a pronunciarsi sulla capacità del 50enne residente a Prata Sannita, di intendere e di volere quando ha commesso i fatti, sulla sua capacità di stare in giudizio e sulla pericolosità sociale del Pota anche nell’ipotesi che dovesse essere ritenuto capace.
Alla perizia, che si svolgerà in quel di Prata Sannita, sarà presente anche la dottoressa Roberta Bruzzone, che coadiuverà l’avvocato Gabriella Mazzone, in qualità di consulente di parte.
Si tornerà in aula il 9 settembre alle ore 11.