Fabio Granata, Assessore alla Cultura della Città di Siracusa e ideatore della legge istitutiva del Sistema dei Parchi Archeologici in Sicilia, chiede che venga immediatamente completato l’organismo di Governo del grande Parco Archeologico di Siracusa, attraverso la nomina del CdA e il pieno coinvolgimento dei Sindaci.
Secondo Fabio Granata “mentre non si può che plaudire al grande lavoro di rigenerazione portato avanti alla Neapolis e alla riapertura del Castello Eurialo, bisogna allo stesso tempo non indugiare ulteriormente sulla governance complessiva di uno dei più grandi e importanti Parchi Archeologici al Mondo”
Secondo Fabio Granata uno spazio cosi vasto, importante e variegato che parte da Eloro e, passando per Tellaro, Palazzolo, Siracusa e Tapsos, arriva a Pantalica, non può esser governato e organizzato senza il pieno coinvolgimento dei Sindaci e dei soggetti previsti dal legislatore nell’organismo di gestione.
Per questo non si può più indugiare per evitare che, dopo tanti anni di attesa per la piena applicazione della autonomia prevista dalla legge 20 del 2000, si debba aspettare ancora per mettere in piedi una cabina di regia che, se ben gestita, potrà far raggiungere al Parco, e quindi al territorio, livelli imponenti di ingressi con incassi fondamentali per la sua piena valorizzazione e per le economie del territorio”
Fabio Granata conclude: “al caro Sebastiano Tusa non nascosi la mia perplessità sulla enorme perimetrazione decisa per il nostro Parco ma entrambi convenimmo che ciò che appariva un problema poteva diventare una grande opportunità per il nostro SudEst.
Ma per fare questo serve subito un organismo competente di governance con all’interno i Sindaci: solo cosi quel sogno potrà diventare realtà attraverso uno strumento formidabile di valorizzazione e tutela che abbia autorevolezza e che possa proporsi come “Cabina di regia” anche per i numerosi Bandi del Pnrr e della Comunità europea che riguardano gli spazi culturali.
Mettere a sistema il grande Parco di Siracusa, Eloro, Akrai, Tapsos e Pantalica, significherà aspirare nel giro di qualche anno a diventare uno dei primi siti culturali italiani per incassi e ingressi.
E tutto questo sarà investito direttamente per il nostro territorio, per nuove opportunità di lavoro e impresa e per le nostre Città”.