Francofonte. «Disatteso, in maniera iniqua ed irrispettosa da parte dell’amministrazione comunale l’accordo per l’incremento orario del personale part-time del Comune di Francofonte nel quinquennio 2018/2020».
Lo ha rilevato il segretario generale della Funzione pubblica della Cisl di Siracusa e Ragusa, Daniele Passanisi, che con una nota inviata all’amministrazione comunale di Francofonte ha contestato la decisione di rimandare l’intesa, stipulata con la delibera di giunta approvata lo scorso 4 aprile, ai fini di garantire l’incremento dell’orario ai lavoratori part-time che prestano la loro attività al Comune.
«Contrariamente alle attese sindacali e di tutto il personale ed alla luce dell’accordo – ha spiegato Passanisi – tale incremento orario per l’anno 2018 è stato in buona misura disatteso, visto che il concreto avviamento è stato di fatto rinviato a una fase successiva all’approvazione del Bilancio preventivo dell’anno in corso. Si era detto a chiare lettere e sottoscritto che questa prima fase di incremento orario relativa all’anno in corso era finanziata con le quote del personale cessato nell’anno 2017. Quindi, si tratta di somme disponibili e non da imputare ex novo nel redigendo bilancio preventivo. Si era detto e scritto che, una volta recepito l’accordo, cosa che è avvenuta solo il 4 aprile 2018, occorreva solo produrre un provvedimento dirigenziale per avviare questa tanto attesa fase di incremento orario, finanziato, si ribadisce, con le risorse disponibili del 2017».
Al momento come si afferma dal Comune è tutto vincolato all’approvazione del bilancio. «Costatiamo che tutto è rinviato e contestiamo tale impostazione alla luce soprattutto di due determine dirigenziali, la 181 del 27/12/2017 e la 9 del 24/01/2018 – ha specificato il segretario generale della Fp Cisl di Siracusa e Ragusa – in entrambi i provvedimenti, esecutivi ed efficaci, l’imputazione della spesa è stata “caricata” sul bilancio del 2018. Quindi, se si tratta di incremento orario bisogna aspettare il redigendo bilancio, se si tratta di altri provvedimenti s’imputa la spesa in tale esercizio finanziario, ancora non redatto ne approvato. Non possiamo permettere due pesi e due misure, per questo chiediamo l’immediato rispetto degli accordi presi».