Conto alla rovescia per la rottamazione-bis delle cartelle. Scade, infatti, il prossimo 15 maggio il termine ultimo per la presentazione della domanda di adesione alla seconda edizione della rottamazione delle cartelle di pagamento. In vista dell’imminente scadenza del termine sono molti i contribuenti che stanno valutando di aderire. Rimangono, tuttavia, diversi aspetti da chiarire.
Per questo motivo, abbiamo intervistato Mauro Contarino, giovane dottore commercialista specializzato in contenzioso tributario. A lui abbiamo deciso di rivolgere alcune domande che possono far comprendere cos’è, come funziona la rottamazione bis 2018, cosa prevede e quali sono i requisiti e le nuove scadenze da tenere in mente.
Cos’è la rottamazione bis 2018 e chi ne può usufruire?
<<La rottamazione bis o definizione agevolata, consente a chi aderisce di pagare l’importo residuo del debito senza corrispondere sanzioni ed interessi di mora. Riguarda i contribuenti con carichi (Cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivi, avvisi di addebito, ndr) affidati in carica agli agenti della riscossione (Riscossione Sicilia S.p.a. ed Equitalia oggi Agenzia delle Entrate – Riscossioni, ndr) dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2017, purché non abbiano presentato domanda di adesione alla prima rottamazione.
Cosa bisogna fare per aderire alla definizione agevolata?
<<E’ necessario inviare, anche per il tramite del proprio consulente fiscale, in formato digitale o cartaceo, l’istanza a Riscossione Sicilia entro il 15 maggio 2018 utilizzando la modulistica disponibile sul sito di Riscossione Sicilia. Riscossione Sicilia invierà, all’indirizzo indicato sull’istanza, la comunicazione di accoglimento con l’ammontare del debito ammesso alla definizione agevolata e con allegati i bollettini di pagamento>>.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento?
<<L’importo oggetto della rottamazione-bis può essere pagato in due modalità: in un’unica soluzione, oppure a rate. Nello specifico, sarà possibile suddividere il pagamento in un massimo di 3 rate per i carichi affidati dal 2000 al 2016 ed in massimo 5 rate per quelli affidati dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017.>>
Cosa succede per chi non paga una rata della “rottamazione” o la paga in ritardo?
<<Chi non paga le rate, ma anche chi paga in misura ridotta o in ritardo, perde tutti i benefici previsti dalla definizione agevolata. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto sull’importo complessivamente dovuto.>>
In rapporto alle liti fiscali pendenti, il contribuente interessato può aderire alla rottamazione bis?
<<Certamente. Chi ha proposto ricorso contro la cartella di pagamento può aderire alla rottamazione; ma soltanto nel momento in cui si effettua il pagamento dell’unica rata ovvero dell’ultima rata si ha il perfezionamento della rottamazione che comporta l’estinzione del processo per cessata materia del contendere e la compensazione delle spese come affermato da costante giurisprudenza.>>
Vantaggi si, ma non alla portata di tutti. Perchè?
<<La rottamazione bis se da un lato risulta conveniente, poiché vengono eliminati sanzioni ed interessi di mora, dall’altro non risulta accessibile a tutti. Un numero maggiore di rate ed una riduzione del debito originario avrebbero sicuramente aiutato, oltre che a fare cassa, a restituire dignità ai privati cittadini e alle imprese che avrebbero, sicuramente, aderito in massa.
Ci si auspica, inoltre, una definizione delle liti fiscali pendenti, anche questa senz’altro consentirebbe di fare cassa per lo Stato e di restituire dignità ai contribuenti, ma soprattutto permetterebbe di ridurre il contenzioso in corso presso le commissioni tributarie e la suprema corte di cassazione, traendone, così, benefici l’intero ordinamento.>>