News. “Accogliamo e trasmettiamo una serie di istanze, pervenuteci da diversi genitori siracusani, che si trovano in difficoltà nel garantire la continuità scolastica ai propri figli attraverso le piattaforme di didattica a distanza, online. Alcune famiglie, infatti, non dispongono di dispositivi abbastanza moderni per supportare le app scelte dagli istituti, mentre altre hanno piani tariffari di connessione a internet a consumo. Inoltre, la linea in questi giorni sta creando alcuni problemi di copertura, probabilmente per sovraffollamento delle celle”. A parlare è ancora il Comitato Scuole Sicure di Siracusa, il cui direttivo si è messo in ascolto delle esigenze di genitori, studenti ed insegnanti.
“Purtroppo – ha spiegato il direttivo del Comitato – il virus ha trovato molti cittadini impreparati, ma anche gli enti locali poco stanno facendo per facilitarli. Infatti, bisognerebbe garantire, all’insegna della città smart che ci fregiamo di avere, connessioni wi-fi aperte e funzionanti in tutte le aree cittadine, per tutta la durata dell’Emergenza Covid-19, ancor di più ora che le misure contenitive potrebbero diventare più stringenti”.
Altro argomento che il Comitato affronta, sempre con l’obiettivo del soddisfacimento di un bisogno collettivo, è quello relativo al divieto di acquisto nei supermercati di materiale di cancelleria. “Bene – ha spiegato il Comitato – la solidarietà per tutti quei commercianti costretti ad abbassare le saracinesche e subiscono eventuale concorrenza, ma in questo momento in cui i ragazzi e i bambini sono a casa e a noi adulti, ove possibile, viene concesso lo smart working, cioè lavorare da casa, poter acquistare una risma di carta, i quadernoni o qualche colore, risulta importante per poter svolgere i compiti assegnati, o anche per dedicarsi, nel caso dei più piccoli, al bricolage. Quindi, chiediamo di rivedere pure queste restrizioni, oppure si provveda a censire le esigenze di chi ha bisogno anche di questo materiale”.
“Ci auguriamo – ha concluso il Comitato – che le amministrazioni locali si facciano carico di soddisfare queste nuove necessità delle popolazioni”.